Una ricerca scientifica ha analizzato il contenuto di germi tramite le flatulenze, per scoprire che è determinante se indossate le mutande o meno.
A dare spunto al dottor Karl Kruszelnicki per la ricerca, la domanda di un infermiera, che aveva chiesto cosa succede nel caso che qualcuno dei presenti in una sala operatoria sterile “lasci passare aria”: l’ambiente viene contaminato con dei germi?
Kruszelnicki si è accorto che non aveva una risposta alla domanda, e così ha deciso di iniziare un’analisi scientifica del problema. Con l’aiuto di un microbiologo, e di un collega volontario per fare da cavia, ha analizzato il contenuto di germi delle scoregge.
Al soggetto volontario è stato chiesto di scoreggiare da una distanza di 5 cm su delle Piastre di Petri, uno strumento per le colture cellulari e quindi identificare il contenuto batterico. Al volontario è stato chiesto di scoreggiare sia vestito normalmente, sia senza pantaloni né mutande, in modo che il peto arrivasse direttamente sulla piastra.
Nel caso delle scoregge fatte senza vestiti, le piastre hanno evidenziato due tipologie di batteri: una tipica dell’intestino e una della pelle. Secondo i ricercatori, la spiegazione è che oltre ai batteri che arrivano direttamente dall’intestino, lo spostamento d’aria trascina con sé dei batteri dalla pelle delle natiche.
Nel caso delle scoregge passate attraverso i vestiti, invece, la coltura batterica non si è sviluppata per niente, facendo quindi intuire che le mutande fanno da “filtro” per i batteri che fuoriescono con i peti.
Va detto che anche nel caso di scoregge “pure” non ci sono grossi rischi: infatti i batteri individuati erano per la grandissima parte di quelli “benigni”, non comportando quindi un rischio per la salute.