Salute

Donna cieca con personalità multiple riesce a vedere quando è un ragazzino adolescente

occhio

Il funzionamento del cervello umano è decisamente misterioso: ne è una prova una trentasettenne tedesca non vedente. La donna soffre anche di disturbo dissociativo dell’identità (quello che una volta era chiamato “personalità multiple”), e però in diverse delle sue altre personalità riesce a vedere.


La donna si era rivolta allo psicoterapeuta tedesco Dr. Bruno Waldvogel circa 14 anni fa. Al tempo lei era completamente cieca, tanto da essere accompagnata da un cane guida. La sua vista era diventata gravemente compromessa a causa un incidente all’età di 20 anni, e a poco a poco la donna divenne completamente cieca. La diagnosi dei medici era “cecità corticale da traumi al cranio e al cervello”, mentre i suoi occhi non avevano subito danni fisici.

Dopo circa quattro anni di trattamento, Waldvogel rimasto scioccato quando ha notato la donna riconoscere un paio di parole sulla copertina di una rivista. In quel momento aveva assunto la personalità di un ragazzo adolescente, e la seduta aveva appena affrontato un grosso trauma che la donna aveva subito.

Sconcertato, Waldvogel e il suo collega psicologa Dr. Hans Strasburger hanno cominciato a chiedersi se la cecità della donna fosse davvero un problema fisico o solo psicologico. Così hanno usato un EEG per misurare come la corteccia visiva del suo cervello rispondesse agli stimoli visivi, ed hanno scoperto che quando la donna era ‘cieca’, il suo cervello non rispondeva alle immagini, ma quando era in uno stato di personalita ‘vedente’, le misure erano normali. Alla fine hanno concluso che il problema di vista fosse avvenuto a causa di una risposta emotiva a l’incidente, dove il suo corpo ha reagito tagliando ciò che poteva vedere.

Nel corso del tempo, la vista della donna costantemente migliorata, risconoscendo sempre più parole, oggetti ,e alla fine tutto il resto intorno a lei. La vista rimaneva però limitato solo a quello stato di personalità, anche se lentamente si esteso ad altri sette. Due di stati di personalità ciechi rimangono ancora adesso, e secondo il dottor Strasburger, questi potrebbero servire come una sorta di via di fuga. “In situazioni di particolare intensità emotiva, la paziente si sente di tanto in tanto il desiderio di diventare cieco”, spiega il medico.

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