L’artista israeliano Maor Zabar ha affrontato in modo insolito la scoperta che non avrebbe più potuto mangiare numerosi dei suoi cibi favoriti, dopo essere stato diagnosticato con il morbo di Crohn: ha trasformato il suoi piatti preferiti in cappelli.
Il trentaseienne ha accuratamente riprodotto cisascun elemento, usando feltro, plastica e fil di ferro, per poi posizionarli su cappelli, che riproducono gelati, piatti di pesce, e torte, usando le sue conoscenze come costumista teatrale allo scopo.
Grazie alle cure, Zabar è guarito dal morbo di Crohn, ma continua a creare cappelli ispirati al cibo, anche per il successo che le sue creazioni hanno riscontrato, anche se viene difficile pensare che vengano indossati reallmente data l’eccentricità dei cappelli creati, che vengono trattati piuttosto come opere d’arte.
Ogni cappello è realizzato come pezzo unico, e anche le tecniche di realizzaizone cambiano da un cappello all’altro, contribuendo ulteriormente all’unicità di ciascun pezzo creato.