Avrete visto almeno una volta in qualche “medical drama” una scena in cui un dottore che si trova per caso sul luogo di un incidente usa una penna a sfera per effettuare una tracheotomia di emergenza. Ma nella realtà è possibile un intervento del genere? Oppure si tratta di una delle tipiche “libere interpretazioni” di cinema e tv? E va davvero bene una penna a sfera qualsiasi?
Una ricerca lo ha studiato, comparando le normali penne a sfera disponibili con i sistemi medici professionali per effettuare tracheotomie, misurando in quanto tempo la penna può essere adattata all’uso per la tracheotomia (un fattore fondamentale, dato che parliamo di emergenze), e il flusso d’aria che la penna era in grado di garantire.
Ne è emerso che nonostante la convinzione diffusa, la maggior parte delle penne non è adatta all’uso in situazioni del genere: i tempi per adattare la penna a essere usata come tubo spaziavano dai 3 ai 170 secondi, e il diametro interno (e quindi il conseguente flusso d’aria) varia notevolmente da un modello all’altro.
Per i curiosi, solo due penne hanno superato il test, tra quelle provate: la penna a scatto della Baron, e la Soft Feel Jumbo della BIC.