Se a qualcuno matematica e broccoli ricordano le cose meno amate dell’infanzia, il broccolo romanesco sarà il suo nemico giurato. Perché il broccolo romanesco, oltre ad essere chiaramente un broccolo, è anche uno degli esempi più curiosi di matematica nella natura.
Infatti la sua forma è quella di un frattale, e ogni sua parte è auto-simile (cioè il tutto è esattamente o approssimativamente simile a una sua parte): tagliando in due il broccolo si ottengono dunque due broccoli più piccoli che sono la miniatura di quello iniziale.
Inoltre, Il numero di rosette che compongono il broccolo romanesco è un numero di Fibonacci (è una successione di numeri interi positivi in cui ciascun numero è la somma dei due precedenti).