Assolutamente una notizia incredibile, che lascia a dir poco sconcertati, quella dell’omicidio avvenuto qualche tempo fa di un ragazzo indiano ucciso “perché aveva lo stesso nome di un altro uomo”.
Il quattordicenne Neeraj Kumar è stato trovato strangolato in un campo, dopo che era scomparso mentre andava a casa di un amico.
Le indagini della polizia hanno fatto emergere l’incredibile motivazione del delitto: un certo Jawahar Chaudhary da tempo insisteva con il padre del ragazzo, Ram Sumer, perché cambiasse i nomi del figlio, perché erano gli stessi di suo figlio. Secondo Chaudhary, era un dovere di Sumer perché la sua famiglia apparteneva ai Dalit, la casta più basa del sistema di caste indiano.
Per quanto siano oggi illegali le discriminazioni in base alle caste, di fatto queste esistono ancora specie nelle aree più lontane dai grossi centri.
Apparentemente Jawahar Chaudhary, stanco dei rifiuti continui di Ram Sumer di cambiare il nome del figlio, ha deciso che il modo perché fosse solo suo figlio ad avere quel nome era eliminare il quattordicenne. La polizia ha arrestato Chaudhary e due suoi amici.