Quando ci si trova a vedersi proposto un investimento, spesso si trova sottolineata l’ottima “performance relativa” dell’investimento, in grado di “battere il benchmark” in misura più o meno netta.
La performance relativa è sicuramente un dato importante, ma non è l’unico fattore che si deve prendere in considerazione. La capacità di un investimento di rendere di più di “un qualcos’altro” preso come riferimento infatti è significativa fino ad un certo punto.
La prima cosa da verificare è che il benchmark sia effettivamente significativo per la natura dell’investimento (e per gli obiettivi dell’investitore). Questo perché l’investitore in generale non è interessato alla performance relativa, ma a quella assoluta: in altre parole il fatto di avere ottenuto una prestazione migliore del benchmark non è spesso rilevante quanto ottenere un guadagno. Un esempio facilmente comprensibile: se il benchmark registra un -10% e il nostro investimento -5% ha sicuramente “battuto il benchmark”, ma se non avessimo investito sarebbe stato meglio.
Come diceva un analista americano: La performance relativa è interessante, ma non si può mangiare.
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