Una delle novità introdotte dalle modifiche al codice della strada è quello dello sconto sulle multe per chi paga prima. In particolare si parla della riduzione del 20% sull’importo se il pagamento avviene entro 5 giorni dalla contestazione o dalla notifica. E’ una decisione che a nostro parere evidenzia come il problema della sicurezza stradale sia in realtà una scusa per “fare cassa”, se volete anche inconsciamente: l’approccio che traspare è però quello, con il focus su “chi prende” i soldi. Uno sconto per pagamenti immediati è infatti un qualcosa che va a vantaggio di chi deve ricevere il pagamento, non certo che aiuta la sicurezza stradale. Anzi, è un aspetto che va a penalizzare i meno abbienti. E’ chiaro che una multa da 500 euro ha un peso ben diverso per uno che guadagna 10.000 euro all’anno o uno che ne guadagna 100.000, per il quale la cifra è sostanzialmente una bazzecola. Non a caso alcuni stati rapportano le multe al reddito, come la Svizzera: succede così che un ricco uomo d’affari che si è visto accollare una sanzione di 200.000 euro per avere sorpassato di 37 km/h il limite di velocità, o del proprietario di una auto sportiva che ha dovuto sborsare ben un milione di euro. In Italia si profila lo scenario diametralmente opposto: non solo i più ricchi si trovano a dover pagare le stesse multe dei meno abbienti, ma d’ora in poi potranno avere anche un’ulteriore sconto grazie al fatto che hanno sicuramente più facilità alla disponibilità immediata dei soldi per pagare la multa. Banche e Risparmio [http://www.banknoise.com]