Nonostante la settimana scorsa si sia conclusa con un elevato apprezzamento dei mercati di fronte alle dichiarazioni di Draghi che assicurava che la BCE farà “tutto quel che serve“ per salvare l’euro, oltreoceano c’è chi non condivide questo entusiasmo.
Le dichiarazioni di Draghi hanno fatto schizzare in alto le borse e in basso gli spread tra rendimenti dei bonos spagnoli e dei btp italiani contro i bund tedeschi. Anche l’Euro ha riguadagnato sul dollaro.
Ma la critica che arriva da oltreoceano è che le dichiarazioni sono sostanzialmente vaghe, che infatti hanno lasciato spazio a molti commenti su cosa farà la Banca Centrale Europea. Acquisterà titoli delle nazioni più deboli? In che misura? Interverrà direttamente sui mercati per mettere un tetto allo spread?
Per questo motivo, alcuni analisti americani sono diffidenti, e “accusano” Draghi di aver fatto delle dichiarazioni che puntavano sull”effetto annuncio” più che su contenuti concreti. E qualcuno (citiamo tra gli altri Barry Ritholtz) commenta: “Se sapessero cosa fare, lo farebbero, anziché promettere che lo faranno…”.
Da parte nostra, non siamo così negativi: è chiaro che la BCE da sola non può risolvere la crisi, così come non si può pensare che i tedeschi siano disposti a coprire i costi di anni di malgoverno nei paesi ora più a rischio.
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