Economia e Finanza

La “finanza islamica” non (ancora) redditizia per le banche Europee

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Nel tentativo di allargare i propri mercati, le banche europee stanno da qualche anno guardando con interesse al mondo della “finanza islamica”, cioè quel complesso di attività finanziarie (non solo bancarie) che rispettano i dettami della religione Islamica, attratte dai tassi di crescita ben superiori a quelli delle banche tradizionali, e attivi bancari che presentano tassi di aumento a due cifre.
Ma nonostante questi numeri, ad oggi le aspettative delle banche sembrano essere andate finora deluse, e questo non solo in Italia, dove il fenomeno è sostanzialmente sconosciuto nonostante i musulmani siano circa 1,3 milioni (ma non è corretto dare per scontato che tutti siano automaticamente interessati a prodotti finanziari di questo tipo).
Nel Regno Unito, finora il paese europeo dove la finanza islamica ha avuto sviluppo maggiore, con la nascita di cinque Islamic Bank (1 retail e 4 wholesale), i risultati sono tutt’altro che entusiasmanti secondo i risultati di una recente ricerca dell’area Pianificazione strategica, research & investor di Banca Monte dei Paschi di Siena:


I dati evidenziano che, nonostante l’ampia penetrazione, i risultati in termini di profittabilità sono però insoddisfacenti: le maggiori banche islamiche operanti in UK, infatti, a fronte di attivi in costante aumento – pari a circa 1,1 miliardi di sterline- hanno riportato perdite sin dalla loro apertura a questo settore. In termini assoluti, le tre principali banche islamiche nel Regno Unito hanno fatto registrare perdite dal 2008 al 2011 per circa 90 milioni di sterline.

A mettere qualche dubbio sulla prospettive in Europa della finanza islamica vi sono però anche i dati relativi al Nord Africa. Infatti, mentre nei paesi medio-orientali la finanza islamica registra tassi di crescita e di penetrazione elevatissimi, nel Nord Africa la penetrazione appare decisamente limitata, nonostante una cultura islamica certamente più radicata che in Europa:

Nonostante la finanza islamica sia nata in Egitto con la creazione nel 1963 della “Mit Ghamr Saving Bank”, prima banca islamica, essa non ha finora avuto successo nel Nord Africa. Solo il 4,9% degli attivi finanziari in Egitto sono legati alla finanza islamica, appena il 2,2% in Tunisia e l’1,1% in Algeria. In Marocco ed in Libia non ci sono banche islamiche […]

Banche e Risparmio [http://www.banknoise.com]

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