Data la difficile situazione economica globale, le famiglie italiane stanno scegliendo la prudenza: è quanto emerge in modo chiaro dagli ultimi dati diffusi dall’ABI in occasione del convegno “Dimensione Cliente”.
L’obiettivo principale degli investitori e risparmiatori in questo momento è tutelare il proprio tenore di vita e salvaguardare i propri risparmi. Ecco allora che si assiste ad un vero e proprio “boom” dei conti deposito. I fattori che spingono verso questo tipo di scelta sono la ricerca di un prodotto non complesso, con rendimenti certi e soprattutto facilmente liquidabile in caso di necessità. Diminuisce anche la diversificazione del portafoglio medio, ora composto da 2 tipologie di strumenti finanziari a testa: si tratta di una conseguenza dell’abbandono da parte di molti risparmiatori delle forme di investimento più “rischiose” (come le azioni).
La scelta di strumenti semplici è collegata anche ad un maggiore uso del web come canale di interazione con la banca (specie nella fascia di età oltre i 50 anni), che guida verso la scelta di investimenti (o forme di risparmio) facilmente confrontabili, e magari attivabili gratuitamente online (come i conti di deposito): il “fai da te” è in netta crescita anche nell’acquisto e vendita di titoli e strumenti finanziari, e circa i due terzi degli investitori che usano la banca online effettuano attraverso Internet almeno una parte delle proprie operazioni di trading.
Oltre ai conti di deposito, cresce l’investimento delle famiglie in obbligazioni, specie bancarie: è però a nostro parere da verificare se questa sia sempre una scelta consapevole, frutto di un effettivo apprezzamento da parte dei risparmiatori di queste forma di investimento, oppure sia invece frutto di una maggiore “pressione promozionale” da parte delle banche che cercano di “piazzare” le proprie obbligazioni ai proprio clienti.
Sul fronte dei mutui si segnala invece l’ampio ricorso alla moratoria: sono infatti oltre 60.000 i mutui sospesi, per un debito residuo di circa 7,3 miliardi di euro. Inoltre, si assiste ad una riduzione generale del ricorso all’indebitamento: anche nell’acquisto e vendita di titoli e strumenti finanziari: circa i due terzi degli investitori che usano la banca online effettuano attraverso Internet almeno una parte delle proprie operazioni di trading.
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