Economia e Finanza

Consumi degli Italiani: 2011 +4,1% sul 2010, il 2012 parte a rilento

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L’Osservatorio Acquisti CartaSi ha pubblicato il “book di sintesi” sui consumi degli Italiani, che monitora le dinamiche di acquisto da parte dei consumatori attraverso le spese con carta di credito. Una fotografia dunque molto interessante delle caratteristiche della spesa, le preferenze e i comportamenti dei consumatori.
Il 2011 è stato un anno “a due facce”. Nel 2011 gli italiani hanno speso 74 miliardi di Euro con carte di credito bancarie, con la spesa che è cresciuta del 4,1% rispetto al 2010, un risultato raggiunto però con i consumi della prima parte dell’anno: da agosto in poi, da quando si è diffusa la paura di un possibile default dell’Italia, lo “scontrino medio” ha registrato invece una media di -3,0%. Nei primi due mesi del 2012 si è registrata una timida ripresa, con le aspettative dei consumatori che si sono in parte rasserenate.
Un dato molto interessante è che starebbe cambiando in modo significativo la tipologia degli acquisti degli italiani: più servizi e meno prodotti, con l’eccezione di quelli tecnologici. Tra gli incrementi di spesa più significativi, quella in device e beni digitali he registrato un +11,2%, in turismo +12,8%, in pernottamenti e ristoranti +5,8%. Senza parlare di quella in rifornimenti, +18,6%, anche se chiaramente non si tratta in questo caso di una “scelta” dei consumatori italiani quanto di un effetto dell’aumento del costo dei carburanti (anche se l’incremento del turismo, e quindi una maggiore percorrenza, potrebbe incidere).
Cambia anche il modo di acquistare degli italiani, con una crescita dell’e-commerce, che nel 2011 ha registrato un +15,4% della spesa, contro il 2,9% degli altri canali, peraltro crescendo anche nella seconda parte dell’anno. Ad oggi, gli acquisti online rappresentano l’11% delle spese complessive sostenute con carta di credito. Oltre al turismo e ai prodotti digitali ed informatici, inizia a crescere notevolmente la spesa per acquisti online di abbigliamento e calzature (rispettivamente +45,2% e +41%). La motivazione di questa crescita sarebbe legata proprio alla difficile situazione economica, che spinge molti a ponderare più attentamente le spese, e quindi cercare maggiormente opportunità di acquisto anche online, confrontandole con quelle “offiline”.
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