Economia e Finanza

Il “comfort” relativo ai consumi

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Ritorniamo sulla ricerca internazionale di ING Direct di cui abbiamo parlato qualche giorno fa, per parlare questa volta del comfort relativo ai consumi. Come abbiamo già detto, una valutazione qualitativa del comfort è per molti versi più significativa di valutazioni quali potrebbero essere il valore del reddito, perché tiene conto del costo della vita e delle aspettative dei consumatori (intese come “che cosa mi aspetto che dovrei comprare”: un abbonamento alla pay-tv può essere considerato una frivolezza in alcuni paesi, mentre un bene di “prima necessità” in altri).
Le risposte possibili, riguardo alla capacità di spesa, erano le seguenti:


  • Mi sento molto a mio agio. Posso facilmente pagare le bollette e le altre spese fisse, e mi avanzano dei soldi da risparmiare o da spendere in divertimenti.
  • Mi sento a mio agio. Posso facilmente pagare le bollette e le altre spese fisse, e mi avanzano dei soldi da risparmiare, ma devo pianificare spese particolari.
  • Né a mio agio né a disagio. Pago le bollette e le altre spese fisse ogni mese, ma non mi avanza molto per risparmio o spese ludiche.
  • Mi sento a disagio. Pago le bollette ogni mese e le altre spese fisse ogni mese, ma devo gestire le spese molto attentamente per evitare di trovarmi indebitato,
  • Mi sento molto a disagio. Finisco spesso i soldi prima della fine del mese e sono costretto ad indebitarmi.

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L’Italia è uno dei paesi dove c’è una delle percentuali più basse di risparmiatori che si sentono “a proprio agio” relativamente alla propria capacità di spesa. Va detto però che allo stesso tempo in Italia non è particolarmente elevata la percentuale di quanti si sentono invece particolarmente a disagio: l’8%, una percentuale inferiore a USA, Canada, Regno Unito e Francia, tanto per citare alcuni Paesi che vengono considerati “non in crisi”. In realtà, il dato è collegato al fatto che, nonostante molte discussioni che si fanno al riguardo, l’Italia ha una distribuzione di reddito e ricchezza molto più uniforme della maggior parte degli altri Paesi.

Il risparmio, tuttavia, rimane un obiettivo importante per gli italiani. Interrogati infatti sui buoni propositi finanziari per il 2012, infatti, il 34% risponde proprio “risparmiare di più”: l’opzione è la più popolare in ben 7 paesi europei sui 13 interpellati, in particolare in Spagna (36%), Turchia (42%) e Romania (44%), su una media del 30%.

Banche e Risparmio [http://www.banknoise.com]

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