Alcuni commentatori segnalano un potenziale problema di affidabilità dei sistemi di trading di Wall Street. Il problema sollevato può apparire una pura sottigliezza: il 15 settembre scorso, alle 12:48:54.600, sono state eseguite delle transazioni sui titoli di Yahoo! a valori che “non esistevano fino a 190 millisecondi dopo”.
Come detto, una sottigliezza, ma fino ad un certo punto, perché metterebbe in dubbio l’affidabilità del sistema di marcatura temporale impiegato, sistema su cui fanno affidamento molti meccanismi (e regolamenti) del trading — senza contare la questione del “trading automatico”, dato che 190 millisecondi per un computer sono un tempo percettibile. Se la marcatura temporale delle operazioni non è corretta, il rischio è che alcuni tipi di operatori siano svantaggiati (o avvantaggiati) rispetto ad altri, cosa che (oltre ad essere poco etica) inficia il funzionamento ottimale del mercato.
A questo si aggiunge che errori nella marcatura temporale sarebbero stati individuati in diversi episodi passati di “flash crash”, cioè di situazioni in cui le quotazioni crollano improvvisamente (spesso per lo scattare di meccanismi automatici di “stop-loss”), l’ultima volta il 6 maggio 2010.
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