Aggiorniamo il grafico del rendimento dei BOT, con i dati dell’asta di ieri. Il rendimento toccato dei bot annuali (4,153%) si avvicina ai più alti toccati negli ultimi 10 anni, in periodi in cui però i tassi di riferimento erano sostanzialmente diversi. Il rendimento dei BOT trimestrali, dei quali ieri c’è stata un’emissione dopo diverso tempo, ha toccato l’1,908% lordo contro l’1,036% dell’asta precedente (a febbraio — quando però il tasso di rifinanziamento principale fissato dalla BCE era all’1,00%).
Si tratta chiaramente di un effetto della percezione del rischio legato ai conti pubblici italiani: il problema è che rischia di generare un circolo vizioso perché il debito pubblico italiano è di dimensioni tali che il costo degli interessi non è trascurabile, e quindi interessi più elevati possono pesare non poco sui conti pubblici, mettendoli più a rischio e quindi aumentando ancora il rendimento che i titoli di stato devono offrire per compensarlo.
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