La Banca d’Italia ha pubblicato qualche giorno fa l’Indagine sulle aspettative di inflazione e crescita di marzo 2011. Abbiamo costruito qualche grafico sui dati raccolti che ci sono sembrati più interessanti.
Si nota innanzi tutto una crescita di quanti giudicano migliorata la situazione economica, dopo il momento negativo di dicembre 2010. Ora “ottimisti” e “pessimisti” si bilanciano quasi esattamente (19,7% contro 19,6%).
La domanda di prodotti appare però salita più che scesa.
È forse il fatto che le cose siano già un po’ migliorate che toglie un po’ di ottimismo per l’immediato futuro: la percentuale di quanti ritengano ci sia una probabilità oltre il 51% che lo scenario economico migliori nei prossimi tre mesi scende dal 6,0% di dicembre al 2,5% di marzo.
Anche se, dal grafico successivo, non sembra atteso un peggioramento, ma piuttosto una stabilizzazione.
Diminuisce però l’ottimismo “a lungo termine”: quanti si attendono un miglioramento delle condizioni economiche da qui a tre anni rimangono la maggioranza, ma la percentuale diminuisce e crescono invece quanti si attendono condizioni invariate. Diminuiscono però anche quanti si aspettano un peggioramento.
Le condizioni per l’investimento vengono giudicate leggermente meno positive:
Ma aumenta anche chi ritiene che siano migliorate le condizioni per l’accesso al credito da parte delle imprese. Aumentano anche però quanti ritengono siano peggiorate.
Per ultimo (non per importanza), diminuisce il “pessimismo” sull’occupazione nel breve termine:
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