Gli italiani continuano a preferire l’acquisto della casa piuttosto che l’affitto, a prescindere dalla crisi economica, ed a prescindere anche dal fatto che i prezzi delle abitazioni sono quantomeno “impegnativi” per le famiglie.
Un atteggiamento confermato anche da un recente sondaggio condotto da VoceArancio (il settimanale online di informazione di ING DIRECT) che ha evidenziato come ben il 91,1% preferisce l’abitazione di proprietà (per quanto vada evidenziato che il campione non sappiamo fino a che punto sia statisticamente rappresentativo della popolazione).
Significativo comunque il dato comparativo con gli altri paesi: gli italiani che possiedono la casa in cui abitano sono il 72,6%, ben di più dei francesi e dei tedeschi (rispettivamente il 62% e il
50,5%), anche se vi sono Paesi con percentuali ancora maggiori come la Romania, l’Ungheria e la Bulgaria, dove vive in un’abitazione di proprietà oltre l’85% della popolazione, e per i quali sicuramente è vero che il prezzo degli immobili può essere minore, ma come lo sono anche i redditi. Ma c’è anche la Spagna, in cui ha comprato la casa in cui vivere l’82% della popolazione.
Ecco alcuni estratti interessanti dai dati di VoceArancio e dal sondaggio da questi effettuato:
Vive in una casa di proprietà il 72,6% della popolazione italiana. Il 14,8% sta pagando un mutuo sull’abitazione, mentre il 57,8% ha già finito di pagare le rate o non ha avuto bisogno di un prestito per
comprare. Il 27,4% degli italiani, invece, vive in affitto. Gli affittuari autentici, però, sono di meno: il 13,1%, perché gli altri (il 14,2%) hanno condizioni privilegiate come i canoni ridotti o la casa in comodato d’uso gratuito (magari perché gliela ha concessa un parente), e quindi non pagano affatto.
Le abitudini immobiliari degli italiani sono in linea con la media europea. I dati Eurostat dicono che abita una casa di proprietà il 72,1% dei cittadini europei. [L’Italia è al 72,6%]
[…] Colpisce però che le principali economie del continente abbiano meno interesse nel comprarsi casa: vive in una casa di proprietà il 50,5% dei tedeschi e il 62% dei francesi.
[…] Se la bilancia della convenienza alla fine, quando si lascia un appartamento in affitto o quando si vende la casa comprata, pende in genere dalla parte dell’abitazione di proprietà, almeno in un caso – gli analisti del mercato immobiliare sono d’accordo – è vero il contrario: sul brevissimo periodo l’affitto conviene. «Le tradizionali spese iniziali per l’acquisto di una casa hanno bisogno di tempo per essere ammortizzate – conferma Luca Dondi, di Nomisma –. Anche per chi non dovesse ricorrere a un mutuo, è molto improbabile riuscire a guadagnare comprando e rivendendo una casa nel giro di 24 o 36 mesi».
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