L’ISB, Indice Sintetico Borse Merci (elaborato dall’Area Pianificazione Strategica, Research & Investor Relations BMPS) mostra una una spinta al rialzo dell’1,4% del prezzo delle materie prime scambiate nelle principali borse merci italiane.
Anche in questo caso, se da un lato questi aumenti creano inevitabilmente una possibile pressione inflazionistica, va sottolineato come vadano letti come dovuti ad una maggiore domanda, e di conseguenza costituiscano un segnale di ripresa. Volendo vedere il lato negativo, il dubbio è fino a che questa maggiore domanda sia “italiana” e quanto invece rifletta aumenti di prezzi generalizzati dovuti a domanda “globale”. Inoltre non vanno trascurati fattori esterni, come l’effetto degli incendi di quest’estate in Russia su alcuni prodotti agricoli.
- Agricoltura: forte impennata delle quotazioni dei due frumenti nazionali nel corso degli ultimi mesi, sospinta dal taglio delle esportazioni russe di grano preannunciato fino alla fine del 2010 e per una parte del 2011. Si registrano, da luglio a settembre, rincari del grano duro pari a +50 €/tonn e del tenero +70€/tonn. Sulla scia dei rialzi sui prezzi del frumento si evidenzia, nell’ultimo trimestre, una decisa crescita delle quotazioni anche degli altri cereali, in particolare mais (+33.8% su base trimestrale e +46.6% rispetto alla fine del 2009) e riso (+7.8% rispetto a giugno e +32.3% su base annuale).
- Allevamento: segnali di ripresa nel mese di settembre, dopo l’ultimo trimestre particolarmente critico per l’intero comparto, caratterizzato da forti contrazioni dei consumi e spinte al ribasso sui prezzi. Nel mercato avicunicolo, prezzo dei polli in calo da agosto a settembre del 2.2%; i vitelli hanno registrato un trend in discesa del 4.1% rispetto a dicembre del 2009 e un ribasso del 2% su base trimestrale. La Borsa Merci di Firenze evidenzia, nell’ultimo mese, l’inizio di un rialzo anche per i bovini e suini, entrambi caratterizzati da quotazioni in calo nel corso della stagione estiva (-1.75% per i bovini tra giugno e luglio, -4.4% per i suini nell’ultimo trimestre).
- Vino e olio: per il settore viti-vinicolo, i dati ISMEA prevedono per la nuova campagna 2010-2011, una stagione positiva in termini di qualità dei nuovi vini, sia per le produzioni Doc che Docg; in lieve ribasso le stime quantitative (-1% rispetto al 2009). Da segnalare, a settembre, il trend al ribasso del Chianti Classico (-5% rispetto a giugno e -10.9% rispetto a dicembre 2009), a fronte del rialzo del Pinot Grigio IGT, sia su base trimestrale (+2.17%), sia annuale (+8.7%). Prezzi in calo per l’olio extra-vergine IGP toscano nei mesi luglio-settembre (-4.9% rispetto a giugno) accompagnati, nell’ultimo mese, dalla nuova spinta verso l’alto delle quotazioni degli oli raffinati (+3.5% per l’olio d’oliva, +7.1% per l’olio di sansa d’oliva)
- Tessile e Legno: trend in ripresa per il settore tessile italiano, sia in termini di produzione (+12.8% nel periodo aprile-giugno rispetto a 5.1% del primo semestre), che di esportazioni (+4.2% da gennaio a maggio). Progressiva ascesa per i prezzi del cotone. Rincari per lana australiana (+6.7%) e nuova zelanda (+5.5%). Gli ultimi dati Prometeia evidenziano una leggera flessione dei costi di approvvigionamento della filiera legno e carta (-1%) da ricondurre, prevalentemente, alle contrazioni registrate dalle quotazioni della pasta per carta (-3%).
- Combustibili: i dati di fine agosto della Borsa merci di Firenze mostrano andamenti in calo nel comparto petrolifero, con contrazioni dei prezzi di tutti i carburanti: -2.7% gasolio per autotrazione, -1.3% gasolio per riscaldamento, -1.7% gasolio per auto, -0.5% benzina, -0.2% greggio.
- Baltic Dry Index: prezzi in calo nel mese di settembre, con una flessione del 10% rispetto al mese di agosto, sui timori che l’economia globale cresca a tassi inferiori rispetto a quanto anticipato. Il trend in discesa è da imputare, prevalentemente, ad una contrazione dei noli dei cargo Capesize e Panama che, nell’ultima settimana di settembre, hanno registrato un ribasso, rispettivamente, del 14% e del 5%. Possibile lieve recupero dell’indice nel mese di ottobre, sull’attesa di un aumento dei noli, in particolare per le imbarcazioni con rotte nel Pacifico.
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