Torniamo sul tema del mercato immobiliare, di cui abbiamo accennato già ieri, per dare un’occhiata a due grafici leggermente diversi da quelli visti ieri.
Il primo è il rapporto tra prezzo di vendita e prezzo inizialmente richiesto. Si nota come ci sia un incremento della percentuale di vendite in cui il prezzo è pari o uguale a quello inizialmente richiesto (che sale al 3,2% nel quarto trimestre 2009, contro il 2,2% del terzo), interrompendo un trend in cui invece questa percentuale era in continua diminuzione. Ma sicuramente il dato che più colpisce è l‘aumento significativo delle vendite in cui la riduzione di prezzo è tra il 20% e il 30%, che balza al 12,5% nel quarto trimestre contro il 7,6% nel terzo trimestre.
La sensazione è quindi che il mercato immobiliare sia diviso tra i “nuovi venditori” che probabilmente hanno abbassato le proprie aspettative, allineandole con quelle che sono le effettive disponibilità del mercato, e quanti hanno cercato di chiedere i prezzi che “una volta” il mercato avrebbe accettato, ma che poi hanno dovuto drasticamente ridimensionare le proprie richieste per concludere la vendita, che ai prezzi “desiderati” non andrebbe a buon fine. Questa impressione è confermata anche dall’allungarsi dei tempi di vendita, che arrivano nel quarto trimestre 2009 a 7,0 mesi, contro i 6,7 del terzo trimestre.
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