Secondo un intervista a Le Figaro, anticipata da Reuters, di Dominique Strauss-Kahn, Direttore Generale del Fondo Monetario Internazionale, una grossa parte delle perdite sofferte dalle banche (forse anche il 50%) non sarebbe ancora emersa, rimanendo “nascoste” nei bilanci. Di per sé, non è una sorpresa, dato che più volte è stato sottolineato come alcuni interventi anti-crisi in realtà non facevano altro che nasconderne gli effetti, consentendo sopravvalutazioni di asset di dubbio valore. Ma certamente sentire l’affermazione arrivare dal direttore del FMI fa un effetto diverso.
Le “perdite nascoste” sarebbero probabilmente maggiori in Europa che negli USA (e anche questa non è una novità).
Strauss-Kahn solleva anche qualche preoccupazione per il futuro dell’Europa (per la quale gli analisti prevedono una ripresa più debole che per gli USA), poiché non sta facendo chiarezza sulla propria politica economica: ma un ritardo troppo significativo nella ripatrenza potrebbe avere conseguenze molto pesanti, condannando l’Europa a rimanere dietro Cina e USA forse per i prossimi 20 anni.
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