Economia e Finanza

La SEC potrebbe introdurre nuovi limiti allo "short selling": un errore?

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La SEC, l’organismo di controllo della borsa americana, starebbe valutando di introdurre nuovi limiti allo short selling, le vendite “allo scoperto” che permettono a chi vende dei titoli di guadagnare da un ribasso dei prezzi (fondamentalmente, perché si impegna a vendere oggi ad un prezzo x qualcosa che lui pagherà domani ad un prezzo y, che in caso di ribassi è inferiore e quindi consente un guadagno).
La limitazione delle vendite allo scoperto (introdotta per un periodo anche in Italia) viene contestata da diversi economisti, che bollano l’iniziativa come dettata dall’emotività e demagogica, perché vorrebbe dare l’impressione di prendersela “con chi ci guadagna quando le cose vanno male”. Ma soprattutto, perché vietare lo short selling è un errore, come avevamo accennato già diversi mesi fa. Nelle motivazioni al divieto allo short selling ci sono infatti alcuni errori concettual.


  • Innanzi tutto, si parte dal presupposto che la speculazione sia solo “al ribasso”. Ovviamente non è così: la speculazione esiste anche al rialzo, ed è ugualmente dannosa. È un controsenso, oltre che inefficace, guardare solo ad un aspetto del problema.
  • Inoltre,short selling” non vuol dire automaticamente “speculazione“: lo short selling è uno strumento importante (se usato come dovrebbe essere) per limitare il rischio e rendere meno violenti i cambiamenti di direzione. Chi critica i divieti allo short selling infatti evidenzia come, dopo l’introduzione delle limitazioni alle vendite “short” introdotte nella seconda metà del 2008, la volatilità sia cresciuta significativamente. Non solo: l’accusa è che non solo le limitazioni temporanee allo short selling introdotte a fine settembre 2008 siano state completamente inefficaci, ma che abbiano invece addirittura contribuito a causare il successivo crollo delle borse, per il semplice motivo che gli investitori, di fronte a mercati con tendenza negativa, non potevano più “assicurarsi” con lo short selling, e l’unica strada per limitare le perdite rimaneva vendere, aumentando così l’offerta di titoli e spingendo verso il basso il loro prezzo. Il grafico dell’andamento del Dow Jones in quel periodo in effetti spinge a qualche riflessione.
Mancati effetti delle limitazioni allo short selling a settembre 2008 - grafico da Google Finance elaborato da banknoise.com
Mancati effetti delle limitazioni allo short selling a settembre 2008 – grafico da Google Finance elaborato da banknoise.com

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