La crisi economica che sta attanagliando l’Irlanda ha portato il 30 marzo scorso Standard&Poor’s ad un downgrade del rating sui titoli a lungo termine emessi dallo Stato: da AAA a AA+. Si tratta di una conseguenza del deteriorarsi dei conti pubblici (che avevano spinto alcuni analisti anche ad immaginare un’uscita dell’Irlanda dalla zona Euro), e di attese di una contrazione del PIL tra il 6 e il 7% nel 2009.
L’Irlanda è stata una delle prime vittime della crisi economica: è stato infatti il primo paese dell’Eurozona ad entrare ufficialmente in recessione, già nel secondo trimestre del 2008. Una situazione che è figlia delle stesse caratteristiche che avevano in precenza permesso una crescita record nell’ultimo decennio, ed in particolare il peso estremamente rilevante delle esportazioni sul totale del PIL, sulle quali un peso rilevante avevano USA e UK, due dei paesi che stanno indubbiamente vivendo un momento di chiara difficoltà.
Ma l’Irlanda aveva anche un’esposizione “folle” nei confronti del settore immobilare, che nel 2005 pesava per oltre il 22% del PIL. Nello stesso periodo, l’Irlanda segnava il maggiore rapporto abitazioni costruite/abitanti d’Europa. Si capisce facimente come la crisi del settore immobilare ha pesato in modo massiccio sull’economia irlandese.
Banche e Risparmio [http://www.banknoise.com]