IWBank ha annunciato oggi i risultati al 30 settembre 2008. Si tratta di dati positivi, nonostante le difficoltà che il settore bancario a livello mondiale sta affrontando in questi mesi: un che può essere considerato una segnale della solidità del sistema bancario italiano, soprattutto se confrontato con quello di altri paesi. Questo dato è evidenziato soprattutto dal cosiddetto Tier 1 capital ratio (l’indice di patrimonializzazione di una banca secondo quanto previsto dall’accordo di Basilea 2) che al 30 settembre 2008 risultava pari al 17,5%. Un valore anche superiore alla media italiana, che secondo i dati presentati dalla Banca d’Italia nella recente Giornata mondiale del Risparmio è pari a circa 10,7%.
Nei primi nove mesi del 2008 l’utile netto consolidato del Gruppo IWBank è incrementato di oltre il 22%, raggiungendo a 9,1 milioni di euro rispetto ai 7,5 milioni di euro dei primi 9 mesi del 2007.
Un aspetto che merita di essere sottolineato è che IWBank non si è avvalsa delle modifiche apportate ai principi contabili internazionale, ed in particolare dello IAS 39, che consentono riclassificazioni a bilancio degli strumenti finanziari precedentemente vietate.
Dai dati diffusi da IWBank emerge anche una conferma dell’atteggiamento dei risparmiatori, che si sono allontanati dai fondi e dai titoli per scegliere soluzioni di investimento “a rischio zero” come i conti di deposito.
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