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I governi, la crisi finanziaria, e il rischio di fare maggiori danni

Nella situazione finanziaria attuale, i governi sono chiamati ad intervenire per risolvere la crisi, o quantomeno “salvare il salvabile”. Secondo alcuni, però, il rischio è quello di fare più danni che altro. Questo a prescindere dalle azioni specifiche, ma proprio per l’atteggiamento avuto, tanto che alcuni giornalisti americani accusano il proprio governo di essere nel panico.


In effetti, c’è un pericolo che arrivino segnali contraddittori, che arrivino annunci e contro-annunci (il vizio di molti politici di tutto il mondo è quello di voler mostrare di fare prima di fare) che possono confondere gli investitori e bloccare ancora di più il mercato creando incertezza. L’esigenza di riscrivere almeno in parte le regole della finanza certamente c’è, ma è un’azione che deve essere fatta in modo ragionato (che non è un opposto di “velocemente”), senza che diventi un’occasione di ricerca di visibilità per singoli.

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