Un post un po’ off topic, per parlare velocemente di un tema che in questi giorni è in primo piano, e cioè quello dei rom, che secondo alcune statistiche “spaventano” gli italiani molto più degli extracomunitari.
Il problema viene ricondotto da alcuni commentatori alla “paura del diverso“, e sicuramente c’è una componente di questo tipo, ma il problema a mio parere è che molti italiani (me compreso) non hanno chiaro come funziona l'”economia rom”. Tradotto in modo molto semplice, rimangono spesso in sospeso domande quali “come guadagnano i soldi che gli servono per vivere?” o “Chi paga l’acqua e la corrente che è utilizzata dai campi nomadi?”. Dato che in molti conoscono i rom solo quando si parla di accattonaggio, furtarelli e scippi, piuttosto che come lavoratori onesti, non deve sorprendere che un campo di nomadi rom vicino a casa spaventi e preoccupi.
Non è inoltre un caso, a mio parere, che questa maggiore intolleranza verso chi vive “ai limiti delle regole e delle convenzioni” si abbia nei periodi di difficoltà economica, dato che comunque le persone tendono a proteggere con maggiore forza quel (poco) che hanno. Insomma una sorta di lotta per la sopravvivenza tra poveri…
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