Dopo due mesi di fase “ad invito”, Zopa.it è entrato da qualche giorno nella fase di apertura pubblica. Zopa.it, come saprete, è la “community” di social lending, uno strumento di finanza personale in cui i prestiti direttamente tra le persone, senza intermediari: vi rimando agli post di qualche tempo fa, in cui abbiamo parlato anche dei potenziali problemi iniziali, e di come Zopa li abbia affrontati e risolti.
In quest’occasione, invece, vorrei concentrarmi sui “numeri” di Zopa, che sono molto interessanti, raggiunti nella fase ad invito (i dati sono del 15 gennaio):
- 8.000 iscritti
- più di 1 milione di euro offerti sui suoi mercati (cioè raccolti da potenziali prestatori/investitori: niente male se si confronta con i 32 milioni raccolti da IWPower)
- 166.000 Euro di prestiti approvati
- 57.000 Euro di prestiti già erogati
Indubbiamente, questi numeri sono un segnale importante dai “mercati”, che dimostrano come ci sia voglia di qualcosa di nuovo in campo finanziario.
Dalla natura di Zopa, per il suo carattere personale, emerge un altro dato secondo me molto interessante. Si tratta delle motivazioni di richiesta del prestito: c’è il consolidamento debiti (20%), segno che i Richiedenti vogliono sostituire le linee di credito esistenti con Zopa perché lo ritengono più conveniente rispetto ad altre fonti di finanziamento, seguito dall’acquisto di auto-moto (13%), dalla ristrutturazione dell’abitazione (11%) e dall’acquisto di elettronica (6%).
Insomma, c’è Zopa ha le carte per diventare una realtà molto concreta nel mondo della finanza personale in Italia, e credo che la carta vincente sia quella del miglioramento attraverso un confronto continuo con i membri della comunità, come spiega anche Carlo Vitali, Marketing Manager di Zopa.it. Chissà che non sia di lezione anche per altre realtà più tradizionali.
Banche e Risparmio [http://www.banknoise.com]