Zopa, il prestito “peer-2-peer” ha iniziato a risolvere alcuni dei problemi e dei punti critici che erano stati evidenziati da più parti, iniziando soprattutto a migliorare la comunicazione e la trasparenza. Il fatto che Zopa abbia risposto alle richieste della community web è un segnale positivo perché rispecchia quello che proprio dovrebbe essere lo spirito di un’iniziativa come quella di Zopa.
Infatti, il social lending dovrebbe caratterizzarsi innanzi tutto per il tipo di dialogo tra quelli che vi partecipano, che dovrebbe essere più “Web 2.0” di quello che è possibile con le banche e gli altri istituti di prestito e di investimento. Ed è proprio la ricerca di questo tipo di interazione che dovrebbe spingere verso il social lending, piuttosto che la ricerca di rendimenti più elevati, o costi più ridotti (che non è detto siano sempre e per forza più adatti alle proprie esigenze: ricordate che non ci sono in genere soluzioni “migliori in assoluto”, ma bisogna sempre valutare in base alle proprie necessità ed obiettivi).
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