Come in tutto il mondo, anche in Egitto esistono le cause di scuse. Ma, come in molti paesi del mondo, a volte le cause seguono più le tradizioni che le leggi “moderne”.
E così è accaduto che nel Sinai un giornalista, Amer Sulaiman, sia stato condannato dal Consiglio della Tribù Al Tarabin a pagare una somma pari a 1.000 cammelli per aver offeso la tribù stessa in un articolo pubblicato. E non solo: in segno di scuse la tribù a cui appartiene il giornalista (la tribù Al Bayyadiya) dovrà esporre 12 stendardi sui tetti delle case di altrettanti notabili.
Dunque Amer Sulaiman dovrà pagare la multa in cammelli? Non è detto: i saggi della Tribù Al Tarabin si dicono disposti anche a sostituire la multa con la pubblicazione delle scuse ufficiali del giornalista e della sua tribù su almeno tre quotidiani nazionali.
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