La moneta – intesa come l’insieme dei mezzi di pagamento – ha tre funzioni fondamentali:
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Costituisce un mezzo di scambio, in altre parole permette di evitare lo scambio diretto tra i beni. In assenza di moneta, si potrebbe avere solo baratto, che però è estremamente scomodo, inefficiente e limitante per lo sviluppo.
Facciamo un esempio: immaginate di essere un impiegato in un azienda, e che non esistano i soldi. Ovviamente, sarete pagati in beni. Verosimilmente, in prodotti dell’azienda. A questo punto dovrete andare in cerca di qualcuno con cui scambiare quello che avete (i prodotti dell’azienda dove lavorate) per quello che vi interessa: probabilmente, cibo, vestiti, e altre cose “secondarie”. Lo scambio non è facile, perché contemporaneamente deve avvenire che qualcuno abbia qualcosa che vi interessa e sia interessato a qualcosa che avete voi. La ricerca può essere lunga, e probabilmente sarete costretti ad accontentarvi di qualcosa che non è il vostro ideale. Inoltre, è possibile che vi troviate a perdere del valore: se quello che vi interessa non ha valore equivalente al bene che intendete scambiare, si crea il problema di gestire lo scambio di multipli non interi, che potete anche perdere oppure avere in cambio dei beni cui non eravate interessati, cosa che equivale a “buttar via” parte del valore di cui disponevate.
Per ultimo, il baratto è limitante per lo sviluppo: infatti, l’ipotetica azienda in cui lavorate in questo mondo virtuale dove esiste solo il baratto sarà spinta a fare prodotti meno specializzati possibile, in modo che poi sia facilmente possibile scambiarli con altri. Di conseguenza, non sarà certamente spinta verso l’innovazione, e tanto meno verso la ricerca e il progresso. -
Svolge la funzione di unità di conto. Come abbiamo accennato in precedenza, in assenza di moneta non è possibile misurare il valore di beni e servizi, e di conseguenza diventa difficile confrontare il valore dei beni. In effetti, la funzione di unità di conto e di mezzo di scambio sono strettamente collegate, anche se val la pena notare che non devono per forza coincidere. Ad esempio, è possibile utilizzare mezzi di pagamento diversi che facciano riferimento all’unità di conto. Non solo, ma in teoria – e in pratica in paesi in cui l’inflazione è elevata – i valori possono essere espressi anche in funzione di beni dal valore relativamente stabile e poi può essere utilizzata la moneta per regolare la transazione.
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La moneta può svolgere anche la funzione di riserva di valore, che crea la possibilità di spostare nel tempo a proprio piacimento l’utilizzo del valore. Ad esempio, se avessi delle mele e potessi solo fare un baratto per avere delle pere, dovrei fare lo scambio prima che le mie mele marciscano, e una volta entrato in possesso delle pere, dovrei mangiarle prima che vadano a male. Il che vuol dire che sarò costretto a mangiare una cesta di pere in due giorni e poi a digiunare per settimane. Se invece delle mele ho all’inizio l’equivalente in moneta, posso comprare ogni giorno una pera e mangiare tutti i giorni.
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