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Pechino ’08, divieto di capelli tinti per le tassiste

PECHINO – Il governo di Pechino, a poco più di un anno dall’Olimpiade che avrà luogo nella capitale, continua nell’opera di riqualificazione urbana ed «educazione» dei suoi cittadini. Con gli occhi di tutto il mondo puntati addosso, ciò che deve essere migliorata è l’immagine della nazione, a cominciare da una categoria che sarà a strettissimo contatto con i laowai (gli stranieri): i tassisti.
LE DIRETTIVE – Le nuove indicazioni che sono state date alle sempre più numerose conducenti di taxi e ai colleghi del sesso forte entreranno in vigore entro fine mese. La vettura dovrà risultare pulita dentro e fuori e non vi dovranno essere odori sgradevoli nell’abitacolo. Il conducente dovrà avere cura della sua persona, vestendo pulito e ordinato. Un appunto particolare è stato fatto, affinché adottino un linguaggio cortese ed educato e servano il cliente con massima trasparenza e cordialità. A tal proposito viene ribadito un utilizzo corretto del tassametro, visto che alcuni tassisti maggiorano il prezzo della corsa approfittando del fatto che tantissimi stranieri sono a digiuno di toni ed ideogrammi. Yao Kuo, vicedirettore dell’Ufficio del Traffico, li ha invitati a non fumare mentre guidano, a non sputare fuori dal finestrino.
Un tipico taxi cinese (internet)
Un tipico taxi cinese (internet)
«Alcuni tassisti non si curano del proprio aspetto e questo ha un impatto negativo su tutta l’industria dei taxi.», ha affermato Yao. Ha poi aggiunto che «i tassisti spesso hanno l’alito pesante e puzzano, rendendo il taxi maleodorante». I conducenti maschi non devono portare i capelli lunghi; mentre alle colleghe del gentil sesso è fatto divieto di tingersi i capelli di rosso o di giallo e di indossare orecchini troppo vistosi. Tassisti e tassiste devono avere indistintamente tagli di capelli e abbigliamenti decorosi, in quanto la loro è «un’attività a contatto con il pubblico e questo dovrebbe farli riflettere sulla loro immagine», ha sottolineato l’alto funzionario Yao. Questi ha dichiarato che già da oggi partiranno controlli a campione, dove addetti al controllo dei taxi verificheranno il rispetto delle nuove ordinanze. Qualora l’autovettura risultasse maleodorante, verrà fatto rapporto all’azienda ed il conducente verrà «rieducato». A seconda delle circostanze e degli articoli violati si rischiano multe e addirittura il ritiro della licenza.
LE PRIME REAZIONI – Il tassista Geng, dell’azienda Yinjian, con una moglie tassista, ha affermato in un’intervista di essere d’ accordo col fatto che le guidatrici siano vestite «decentemente», ma aggiunge che dare direttive addirittura sul colore dei capelli è una «interferenza nella libertà personale» della sue colleghe.


Corriere.it

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