Paese che vai, usanza che trovi. Nella provincia cinese dello Jiangsu aver tanti partecipanti al funerale è così importante, che tutti i metodi sono buoni per fare da esca. Anche quelli meno ortosossi. Così fino a qualche giorno fa le famiglie chiamavano le spogliarelliste alla cerimonia: il pubblico era assicurato. Ma ora la polizia locale ha voluto mettere un freno a questa tradizione.
I funerali dello Jiangsu erano diventati una vera e propria attrativa, nonostante la triste occasione che celebravano. Donne giovani e sensuali danzano senza veli, ballavano accompagnate da serpenti e arrivavano perfino a chiedere l’intervento del pubblico, dove non di rado gli uomini erano sollecitati a togliersi i pantaloni su richiesta delle procaci e avvenenti ballerine.
Tutto è filato liscio fino a qualche giorno fa, fino a quando un reportage della Televisione di stato cinese ha mandato in onda un servizio sulla strana usanza. Si è sollevato un polverone e le autorità hanno stabilito una serie di misure per controllare questo tipo di esequie. Ora i familiari dei defunti dovranno consegnare alla polizia locale il programma del funerale entro dodici ore dalla scomparsa del loro congiunto. Inoltre, è stato messo a disposizione un numero di telefono per denunciare queste tipo di atteggiamenti, considerati “inappropriati”: ogni segnalazione sarà ricompensata con 200 mila yuan (293 euro).
Insomma, per i “funerali a luci rosse” e le strippers che da tempo li hanno animati sta calando il sipario. E sono in parecchi, stavolta, a versare vere lacrime.