Brutte notizie per gli abituè della doppia fila e della “sosta selvaggia”. Stando alla Corte di Cassazione, infatti, gli automobilisti che impediscono l’uscita dal parcheggio anche ad una sola auto rischiano il carcere. Il precedente che ha lanciato l’allarme riguarda la condanna a 15 giorni di reclusione di un 41enne romano “reo” di “aver parcheggiato male la propria auto e di essersi rifiutato di spostarla”.
Nello specifico, la sentenza definitiva della Cassazione ha condannato Luigi C. non solo per aver impedito di allontanarsi a Michele C., ma anche per essersi rifiutato di spostare la vettura per facilitare l’uscita dell’auto dietro cui aveva parcheggiato. Finita per la seconda volta all’attenzione della Suprema Corte, la vincenda inizialmente si era conclusa a favore dell’automobilista accusato di aver parcheggiato selvaggiamente, ma nel 2004 la Corte d’appello di Roma aveva ribaltato la sentenza costringendo Luigi C. a rivolgersi nuovamente a piazza Cavour.
La prima sezione penale della Suprema Corte, dichiarando inammissibile il ricorso, ha però reso definitiva la condanna a 15 giorni di reclusione per il reato previsto dall’art. 610 cp, sottolineando come la colpa dell’automobilista sia consistita “nell’avere parcheggiato la propria autovettura in modo da bloccare quella della parte offesa e nel rifiuto all’invito a spostarla”. Con la “sosta selvaggia”, rivela inoltre la Cassazione, l’automobilista condannato ha “costretto” l’automobilista bloccato “ad un comportamento non liberamente voluto (cioè a restare fermo)”. Per effetto dell’inammissibilità del ricorso, Luigi C. è stato condannato anche al pagamento di 500 euro alla cassa delle ammende. Automobilisti avvertiti: da oggi parcheggiare male potrebbe costare molto caro.
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