A causa di un’asfissia acuta era in pericolo di vita ma la superstizione ha avuto la meglio: una donna palermitana di 69 anni si è rifiutata di sottoporsi all’operazione che le era necessaria perchè il giorno fissato per l’intervento era un venerdì. I medici dell’ospedale “Vincenzo Cervello” di Palermo hanno dovuto perciò operarla di sabato, per fortuna senza conseguenze per la paziente.
Probabilmente non è stato facile per i medici dell’Unità di chirurgia toracica dell’ospedale palermitano accettare la volontà della paziente, determinata a non farsi operare di venerdì per pura superstizione. Il dottor Ennio Sacco, specialista di endoscopia, ha così spiegato la dinamica della curiosa vicenda: “L’intervento programmato per venerdì 11 marzo a causa di convinzioni personali della paziente legate ad antica superstizione è stato rifiutato disperatamente per quel giorno. L’intervento è stato poi eseguito sabato 12”.
La donna protagonista della vicenda aveva subito nel 2002 un trapianto renale ed aveva dovuto essere tracheotomizzata a seguito dell’insorgere di complicanze cardiache. P.C. accusava da tre anni di problemi respiratori ma nei giorni scorsi le sue condizioni si sono aggravate e, trasportata nell’ospedale di “Villa Sofia”, la signora 69enne è stata colta da asfissia acuta, provocata pare dal parziale restringimento della trachea legato alla prolungata intubazione post-trapianto.
Di qui il trasferimento al “Vincenzo Cervello”, dotato di un’unità specifica di chirurgia toracica. Gli specialisti, considerate le condizioni precarie della donna, hanno deciso di intervenire nel più breve tempo possibile ma la paziente, nonostante fosse stata resa consapevole del rischio che correva, si è rifiutata di sottoporsi all’operazione. Singolare il motivo del rifiuto: superstizione, la palermitana sosteneva infatti che il venerdì non è il giorno ideale per entrare in sala operatoria perchè “porta male”.
In ogni caso non è mancato il lieto fine: l’intervento, eseguito di sabato, che ha portato all’applicazione di una protesi in silicone all’interno della trachea, si è concluso positivamente. La donna è ancora ricoverata in Chirurgia Toracica ma nei prossimi giorni potrebbe essere dimessa. Resta comunque il dubbio sul destino che le sarebbe toccato se fosse stata operata di venerdì: non lo sapremo mai.
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