Un giovane italiano di Macerata ha passato due giorni in prigione a Bratislava, accusato del furto dell’auto che gli era stata rubata a giugno quando si era recato in Ucraina per una visita ai genitori della moglie. Ritrovata l’auto il giovane era andato a riprendersela, ma alla frontiera con la Slovacchia la vettura è stata intercettata dalla polizia e il legittimo proprietario è finito in manette. Si era dimenticato di ritirare la denuncia.
Nonostante protestasse di non essere un ladro, nessuno gli ha creduto. Dal carcere, il venticinquenne è riuscito in qualche modo a chiedere aiuto telefonando alla madre a Macerata, la quale però nel frattempo si era dovuta ricoverare in ospedale per alcuni problemi di salute.
Nonostante questa ulteriore complicazione, la donna ha potuto far avvisare il 113 della disavventura capitata al figlio e mettere in moto le procedure per la sua liberazione.
La Questura maceratese ha attivato l’Interpol e l’equivoco è stato chiarito: l’italiano è stato scarcerato e ha ripreso il suo tormentato viaggio verso casa.
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