Lo studio presentato a Parma. Insieme al capoluogo lombardo, in cima alla lista delle più inquinate, ci sono anche Palermo e Trieste
Che andare a spasso per Milano non fosse una «botta di vita» si sapeva già, ma che farsi un giro corrisponda a fumare ben 15 sigarette è notizia fresca. I dati, elaborati dal dipartimento di Medicina del Lavoro dell’Ospedale Civile di Sesto San Giovanni, parlano chiaro. Se la capitale lombarda, insieme a Palermo e Trieste, si aggiudicano il triste primato di 15 «bionde» per una passeggiata, non va molto meglio a città come Napoli (dove la corrispondenza è con 9-11 sigarette), Firenze, Genova, Torino e Verona (7-8 sigarette). Incredibilmente, Roma esce quasi «illesa» dallo studio: passeggiare nella capitale ci costa «solo» 5-6 fumate. Allo stesso livello di Roma, si piazzano Catania, Foggia e Livorno. Chiudono la classifica Bari, Bologna, Brescia, Parma, Taranto, Padova e Venezia, con 4-5 «bionde» al giorno.
CONVEGNO A PARMA – L’Ospedale Civile di Sesto San Giovanni, che aveva già elaborato uno studio simile per conto della regione Lombardia, ha presentato questi dati a Parma, in occasione di un convegno sul contributo della ricerca italiana per lo sviluppo sostenibile e le terapie ecocompatibili organizzato dall’Università con il patrocinio dei Ministeri dell’Ambiente e delle Attività Produttive e di Farmindustria. Lo studio, elaborato dal Dipartimento diretto da Piermario Biava, si è basato sui dai relativi alle concentrazioni di benzene pubblicati dal Ministero dell’Ambiente sul suo sito internet. I dati si riferiscono alle rilevazioni del 2000.
POSSIBILE UNA SOTTOSTIMA – Occhio però, dicono dal Dipartimento: i numeri potrebbero essere falsati da una serie di parametri imprevedibili, come il numero di stazioni sulle quali sono state calcolate le medie o l’equiparabilità dei metodi di valutazione. Inoltre i dati sui quali si è basata l’elaborazione potrebbero contenere una sottostima delle concentrazioni. Una cosa però è certa: nelle città più «sporche» anche i non fumatori conducono una vita ben poco salutare.
MALATTIE RESPIRATORIE – Nel convegno si è discusso anche dell’aumento delle malattie dell’apparato respiratorio che hanno tra le cause principali il fumo e l’inquinamento. In Italia, secondo i dati del 2000, ci sono stati oltre 17 mila decessi per broncopneumopatia cronico ostruttiva, pari al 47% del totale dei decessi per malattie respiratorie (37.782).
MATTEOLI: UN PROBLEMA GLOBALE – «Esempi come questo delle “sigarette fumate” quando si sta nelle città inquinate, ci fa capire ancor meglio che dobbiamo correre per mettere rimedio ai danni che l’uomo indiscutibilmente ha fatto»: lo ha detto il ministro dell’Ambiente, Altero Matteoli, al convegno di Parma. «Non è un problema che possiamo risolvere paese per paese – ha detto Matteoli -, ma va affrontato e risolto tutti insieme, è un problema globale». Il ministro ha anche detto che la ricerca delle fonti energetiche alternative è una necessità dalla quale non si può derogare e che in Italia il ritorno al nucleare appare utopistico.
http://www.corriere.it/vivimilano/speciali/2004/10_Ottobre/19/smog.shtml