Vietato impartire all’animale-guida gli ordini in francese
Inutili le proteste di associazioni e dei media del Quebec
NEW YORK – Il cane non è bilingue e in Canada un non vedente non è riuscito a iscriversi a un corso di inglese. L’episodio, che ha fatto scalpore sui media del Quebec, notoriamente sensibili alla difesa del francese, è accaduto all’Università del New Brunswick, dove
Yvan Tessier voleva iscriversi a un corso intensivo di inglese, ma l’ateneo gli ha negato l’ammissione.
Il motivo, appunto, è che Tessier impartisce gli ordini in francese al suo cane d’accompagnamento, e l’uomo, che è di Montreal (Quebec), si è rifiutato di firmare una dichiarazione in cui assicura che parlerà al suo cane solo ed esclusivamente in inglese, pena l’espulsione dal corso senza neppure il rimborso.
In una lettera scritta all’università, Eric Saint-Pierre, presidente fondatore di Mira, l’organizzazione che fornisce cani accompagnamento ai non vedenti, ha difeso la posizione di Tessier: il cucciolo che gli è stato dato come guida capisce solamente il francese dalla nascita, e ora non può diventare bilingue.
Ma non è servito a nulla: secondo quanto hanno riportato – indignandosi – i media del Quebec, l’Università ha indirizzato Tessier altrove pur di non accettare il cane “francofono”.
(6 luglio 2004)
http://www.repubblica.it/2004/g/sezioni/esteri/canebilingue/canebilingue/canebilingue.html