Sesso Spettacolo

In un museo il pene del monaco Rasputin

MOSCA – L’organo sessuale del monaco russo Rasputin esposto al pubblico. E’ l’iniziativa del fondatore del primo museo erotico che sta per essere aperto a San Pietroburgo. Il sessuologo Igor Kniazkin, l’organizzatore dell’esposizione assicura, in un’intervista al quotidiano Nezavisimaya Gazeta, che “l’organo sessuale di Rasputin è un oggetto unico e prezioso”.


Rasputin fu un personaggio oscuro e affascinante nella storia russa. Nato intorno al 1871 in un villaggio della Siberia occidentale in un famiglia poverissima, si narra che ebbe un’improvvisa vocazione mistica intorno al 1904. Abbandonò moglie e tre figli e si fece monaco. Ben presto la sua fama di guaritore si estese in tutti i territori dell’impero e nel 1907 entrò a corte.

Il suo carisma influenzò a tal punto lo zar Nicola e l’imperatrice Alessandra che gran perte delle decisioni politiche passavano sotto la sua influenza. Il suo potere crebbe con gli anni e addirittura Rasputin, in piena prima guerra mondiale, era in grado di decidere la sorte e le carriere di militari e addirittura di primi ministri.

Rasputin cadde in disgrazia per le sue dissolutezze e le sue orge e morì misteriosamente (probabilmente per una congiura di palazzo) nel 1916. Ora il museo erotico punta proprio sul lato oscuro e sensuale del monaco nero.

Secondo Kniazkin il pronipote di Rasputin, John Neckmerson, nato dalla figlia di una figlia del monaco rifugiatasi e morta in America, è venuto recentemente a San Pietroburgo per vedere il pene del bisnonno.

Kniazkin dice di avere acquistato alcuni anni fa il membro attribuito a Rasputin per ottomila dollari da un francese. Questi lo avrebbe ottenuto da una dama di corte russa amante del santone.
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Tra gli altri oggetti esposti al museo ci sono quadri, disegni, statuette di porcellana. Davanti all’edificio campeggia invece una statua in bronzo di Luka Mudiscev, un personaggio del poeta Ivan Borkov famoso nell’Ottocento per le sue rime scandalose. Mudiscev è, nel poema di Borkov, un contadino sessualmente superdotato le cui avventure amorose ne fanno, secondo Kniazin, “l’unico Casanova della letteratura russa”.

http://www.repubblica.it/2004/d/sezioni/esteri/rasputin/rasputin/rasputin.html

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