Gli fu tolta la calotta cranica, perchè venisse custodita in una cella frigorifera, in attesa di essere reimpiantata al paziente, una volta che l’ematoma si fosse riassorbito. Quando però è arrivato il momento l’osso non c’era più, i medici furono così costretti a impiantare una calotta in titanio.<br>La Tribuna di Treviso