Piante luminescenti per illuminazione “naturale”

Un gruppo di ex-ricercatori sta fondando una società che si propone di realizzare alberi luminescenti. Secondo gli ideatori, l’idea avrebbe diversi vantaggi: l’illuminazione pubblica a costo zero è solo il più evidente, ma c’è anche il fatto che gli alberi assorbono anche l’anidride carbonica, riducendo quindi l’inquinamento.

Sembra un’idea fantascientifica, ma gli “startuppers” hanno curriculum di tutto rispetto, con menzioni accademiche di primo piano, e sono in molti autorevolmente convinti che i ricercatori sono realmente in grado di realizzare il loro progetto. Del resto, scientificamente l’idea non è una novità assoluta: una pianta luminescente è stata creata in laboratorio nel 1986: i ricercatori puntano a rendere il processo industrializzabile.

Però c’è un però. Per rendere gli alberi luminescenti, chiaramente è necessario ricorrere all’ingegneria genetica (semplificando, vengono inseriti nel DNA della pianta geni delle lucciole): più di qualcuno si oppone all’idea che piante modificate geneticamente vengano piantate su larga scala. Il timore non è solo sulla specifica pianta, ma è anche che se venisse accettata questa “modifica” si creerebbe il precedente che potrebbe rendere più difficile impedire il diffondersi di altre modifiche genetiche su larga scala.